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“Spassiba!”, pare abbia
risposto con perfetto accento russo a un cocchiere di San Pietroburgo.
Fontanelli, in vacanza, stava per pestare una merda di cavallo sul selciato
della Venezia del nord, e il cocchiere lo avvisò prontamente.
Queste sono solo alcune delle poliedriche capacità del noto onorevole pisano. A presto per la seconda parte!
Pare che la grande
vittoria di Paolo Fontanelli alle primarie per i parlamentari organizzate per le feste di Natale 2012 dal Partito Democratico, che sarà ricordata come la grande normalizzazione
pisana negli annali di Sant’Andrea delle Fratte, spalanchi al deputato pisano
un ruolo di ministro.
Impazza quindi il
toto-ministro, e quindi la redazione di schiavitùdiseguale è andata a ricercare
le vaste competenze del Fontanelli per capire quale scranno ministeriale sarà
chiamato a ricoprire.
Pare che questa
esperienza possa garantirgli il ruolo di ministro degli esteri.
Una volta, durante i
festeggiamenti del 25 Aprile, nel cortile della prefettura, un suonatore di
basso tuba della Montesina, banda chiamata a suonare l’inno nazionale, appoggiò
il pesante strumento a uno dei tavolini del buffet. Il tavolino, a tre gambe,
cominciò a traballare. Una catasta di grissini ricoperti di prosciutto stava
per rovinare al suolo, quando Fontanelli con un riflesso, impedì l’incidente,
salvando tavolino e basso tuba.
Per questo, si sta
pensando di attribuirgli il ministero degli Interni.
La guerra degli Smarties.
Questo episodio è noto ai più in Via Fratti. Pare che una volta, Corrado Guidi
e Ivan Ferrucci reclamassero entrambi il possesso di un tubetto ripieno dei
notissimi confetti colorati, incautamente abbandonato al tavolo riunioni al
terzo piano. Ne nacque un parapiglia furente. Paolo Fontanelli allora uscì
dall’ufficio, confiscò il tubetto, e ne suddivise il contenuto tra i due
litiganti, tenendo conto non solo del numero delle praline, ma anche del loro
colore (una pralina rossa valeva 10, gialla 5, verde 3, blu 1. Le praline nere
vennero gettate nella spazzatura).
Questa perla di saggezza,
tale da far impallidire il ricordo di Re Salomone, pare possa valergli il ruolo
di guardasigilli.
“Frotochiò”, fece lo
stinco di Marco Bani lanciato a rete in una partita domenicale di calcetto. La
scivolata di Fontanelli non perdonò, ma il risultato fu salvato. L’effetto immediato
di questa azione fu il fatto che, da allora, Marco Bani non voglia più giocare
nella squadra avversaria a quella di Fontanelli.
Però, come effetto di
lungo corso, potrebbe essere un formidabile appiglio per rivendicare il
ministero della difesa.
Superal, anno 2002.
L’euro era appena entrato in vigore e Fontanelli, uscito dal Comune, si trovò a
dover comprare una busta di arance. Inverno, raffreddore e naso chiuso, ci
voleva una spremuta. Fontanelli arriva alla cassa, spende 2 Euro e 87
centesimi. Paga con cinque euro e la cassiera, distratta, le fa 2 euro e 15 di
resto. Fontanelli cerca nel portamonete due centesimi e spiega alla cassiera
l’importanza degli arrotondamenti che, con la nuova moneta, potevano essere fonte di inflazione.
Questo aneddoto, riportato dalla stampa locale con
enfasi, potrebbe valergli il ministero dell’economia e finanze.
Queste sono solo alcune delle poliedriche capacità del noto onorevole pisano. A presto per la seconda parte!